Revel e la “Revelution”
È tra i banchi di scuola che inizia a farsi spazio. Perché la scuola anche questo dovrebbe essere: ispirazione e guida. Ed è proprio lì che Revel, tra regole ed esercizi, interrogazioni e scioperi, iniziava a prendere forma. Che il suo percorso inizi da lontano è chiaro, lo si sente dalla decisione con cui affronta testi e musica. E che sia duttile e si lasci trasportare dai ritmi dei generi che più ritiene idonei ai suoi messaggi, è segno di maturazione acquisita. Basta ascoltarlo tutto “Viva la Revelution! – Volume 1”, per capire il passaggio dal desiderio si somigliare alle chitarre distorte delle storiche rock-band, ad una personalità consolidata propria, definita, riconoscibile, chiara.
la direzione del pensiero è inequivocabile
Perché anche se i generi musicali che si incontrano, e a volte si fondono, in questo importante lavoro fatto da Revel, il primo di questa portata, la direzione del pensiero è inequivocabile. Parla, canta, urla racconta, con notevole centratura, di piaghe contemporanee, segno di voglia di entrare nelle pieghe del tessuto sociale con la forza della sua passione.
Cyber bullismo, dipendenze, relazioni tossiche, amori, ciò che rappresenta in qualche modo il motore delle scelte dell’uomo, fatte e subite, trova spazio nella sua idea di partecipazione. Accende il motore della grinta e le sue visioni, musicale e lessicale, prendono forma per plasmare l’esigenza di essere parte di un tutto che spesso combatte anche senza mezzi termini e al quale suggerisce le sue proprie modalità.
Non si adegua Revel, e come molti giovani si mette contro la comodità spesso ipocrita ed egoista per entrare dentro alternative possibili. Come possibile è far sussistere, nello stesso album, sonorità tra loro diverse ma efficaci nella narrazione. Lo stile usato, alterna e a volte integra il pop-punk al synth-pop, passando per la trap senza disdegnare il metal. Sound ricco, complesso, articolato che forse è la chiave della sua poetica. Interessante sarebbe seguirlo per capire evoluzioni e suggestioni. Cambiando consapevolezza e periodo storico si cambiano idee e convinzioni. Seguire un artista a lungo tempo significa verificarne la maturazione e pesarme la cifra stilistica. Ravel ha tutte le caratteristiche per destare interesse e far sì che l’attenzione su di lui si amplifichi. Per chi lo conosce sarà naturale continuare a seguirlo. Chi ancora non lo ha incontrato, ha la possibilità di entrare nel suo mondo di musica – fatto di tanti mondi di musica, con “Viva la Revelution! – Volume 1”, che è già disponibile su tutti i digital stores.