La signora senza il cagnolino e la bellezza che sfiorisce
“A un certo punto della vita si diventa finalmente giovani”, così ha detto la signora giorni fa in una discussione amichevole. Mi ha confessato, la signora, di venire da un periodo piuttosto stancante, varie preoccupazioni di salute e svariati controlli diagnostici sono stati una costante negli ultimi mesi. A questo periodo un po’ più delicato si aggiunge davvero il peso del tempo che passa, dice la signora che dopo i cinquanta questo Tempo va su un piano inclinato e ti fa rotolare giù giù a grandissima velocità, senza possibilità di frenare o almeno di rallentare. Così ti guardi e ti vedi sfiorita come una rosa spampanata.
E che vuoi fare? le ho detto seccata, o così o l’alternativa è ritrovarsi stecchita prima dell’arrivo delle rughe. Questa questione del disfacimento del corpo vorrei sapere chi l’ha inventata, dice lei, toccandosi il collo. Ovviamente Venere, le rispondo, non avrebbe tollerato altre donne in giro nel mondo e nello spazio potenzialmente più belle di lei. Eppure poteva risparmiarsi di soprannominare questi mille giri di rughe sul collo “le collane di Venere”, giusto per ricordarci che lei è fautrice del nostro disfacimento corporeo ma non ne fa parte in quanto dea immune dal trascorrere del tempo. Se per questo ci sono anche i buchi a suo nome, quelle graziose fossette simmetriche posizionate nel tratto lombo sacrale della schiena dove puoi infilare due dita e verificare il grado di beltà femminile. Giusto, non hai dimenticato lo strabismo di Venere? Praticamente quello che hai tu mia cara signora quando sei stanca e nelle foto vedi un occhio scuro che guarda di qua e l’altro che scruta di là. E secondo te la dea sapeva che avrebbe dato il nome a tutti questi ipotetici difetti? Perché li chiami difetti? Per me sono dettagli, anzi particolarità, sono quei tratti che ci rendono unici, indimenticabili, in gioventù e in vecchiaia, questo Venere non lo aveva detto in quanto il Tempo per lei non esisteva. E ma per noi umane sì che esiste e mette collane su collane sui nostri colli. Fammi vedere la mano, e il piede pure, se hai il dito medio più lungo del palmo è un dettaglio della dea, se hai il secondo dito del piede più lungo dell’alluce è un piede alla greca, ovvero come Venere. Devo fare la tinta non guardarmi che ho dei capelli orrendi. Brava la mia signora senza il cagnolino, l’attaccatura dei capelli più scura del chiaro delle lunghezze è anch’essa un dettaglio di Venere, per finire se hai le linee addominali oblique è fatta. Cosa? Praticamente che tu abbia vent’anni o cinquanta sei la sorella di Venere, la dea della bellezza, ora e per sempre, ricordando di chiamarli mai difetti ma buchi, ali, e dettagli. Vedrai che troverai anche qualche artista che ti farà un dipinto, una scultura, un segno di te senza età che vincerà contro quel despota del Tempo. Praticamente perfetta! Questo pure lo diceva Venere? No no, questa era un’altra di cui poi ti parlerò.