Lettura n. 34 La scrittura non si insegna di Vanni Santoni
Ci fu un periodo fatto di manuali, ne leggevo tanti, mi sembravano tutti necessari, soprattutto quelli di scrittura. Non è facile destreggiarsi nella giungla dei manuali, ti attraggono come calamite, come serpenti incantatori, ma non tutti servono davvero, alcuni si risolvono in un’accozzaglia di consigli e cose già sentite.
Questo piccolo libro, pubblicato da Minimum Fax invece è davvero utile e gradevole, lo presi per regalarlo a mio figlio quando un bel giorno, dopo svariati tentativi di indurlo alla lettura negli anni precedenti, a sorpresa mi entrò nella stanza e mi disse “maaa’ tu per caso hai in casa un libro di Dostoevskij?”. Ecco, allora felice mi persuasi di dover sfruttare questo periodo di fame letteraria del figliolo dandogli un briciolo di indirizzo. E questo indirizzo, Vanni Santoni, autore ricchissimo di spunti culturali e insegnante in svariati corsi di scrittura, lo sa dare benissimo attraverso il suo manuale. La dieta, come la chiama l’autore, è piuttosto impegnativa, organizzata per paragrafi che indicano come seguire la disciplina, le cose da fare e le cose da non fare, e i libri che sono tanti libri da leggere. Se vi avventurate fra le note troverete ancora suggerimenti di libri da leggere. Non è importante che voi vogliate fare gli scrittori o semplicemente i lettori, se avete intenzione di farvi un’idea di cosa sia la letteratura, non potete fare a meno di seguire i consigli di Vanni.
Un mondo smisurato si aprirà davanti a voi mentre leggete il manuale e mentre iniziate a leggere i classici consigliati, l’appetito aumenterà di passo in passo e vi condurrà verso i contemporanei. Si capisce che l’autore ha assoluta fiducia nelle liste di libri proposte, si parte da Proust e Joyce, per passare a Don DeLillo, Wallace, Sebald. Non manca Roth, ma nemmeno Dickens, ovviamente c’è Faulkner, poi arriva la Austen che si tira dietro la Munro, la quale ti conduce ai racconti di Čechov, che ti spinge a Salinger. E giù il primo listino dell’autore, e se sei un lettore cosiddetto forte inizi a spuntare i già letti ma sicuramente ti resta qualche vuoto, perché si ragiona sui libri singoli e di qualche autore, seppure basilare, hai letto uno ma non l’altro. Le note di Vanni Santoni poi rappresentano un libro nel libro, ti ci perdi e ti ritrovi a prendere nota anche tu. Non vi dico di più perché potreste disperarvi, lo dice anche lui che questo non è l’obiettivo, ma l’intento è piuttosto fornire una mappatura, basata sull’esperienza vastissima dell’autore, di tutto ciò che di bello è stato fatto nella letteratura mondiale. Quindi andate in libreria con le liste, organizzatevi le giornate e soprattutto concedetevi la libertà di abbandonare un testo perché magari non è quello il momento giusto per leggerlo. Poi però non dite che la dieta non funziona se non la fate bene.